Malattie del nuovo millennio

Immagine della mia ricca libreria e di io che prendo un  libro che mi ha fatto riflettere e pensare all’incipit di questo post. La targhetta che vedete sulla sinistra è ridicola e fa Paris Hilton, infatti è un regalo che devo assolutamente occultare.

Cari compagni,

ieri mi sono imbattuta in alcuni video sul Tubo in una questione assai annosa (riportata anche sul blog della mia amica Marta-Barbie Xanax) alla quale in realtà stavo pensando da tempo e che, unitamente a questa foto che ho messo, mi ha fatto riflettere. Tendiamo purtroppo all’accumulo di oggetti, è uno dei mali del Capitalismo (I guess). C’è chi compra quintali di vestiti, quintali di scarpe, di libri, di dischi, di trucchi e via discorrendo.

Certo, direte voi, dischi e libri non sono cose così futili come il centesimo ombretto oppure l’ottantesimo abitino (mea culpa) ma comunque sono beni di lusso, di cui potenzialmente potremmo fare a meno. Adesso, chi ha una famiglia alle spalle e può permettersi questi ed altri acquisti, così come chi lavora, di consueto non presta troppa attenzione a ciò che compra e quindi a ciò che accumula. A casa mia (sia di mammà che di papà) tutto quello che desideravi dovevi ottenerlo, quindi dico senza vanterie che raramente ho avuto qualcosa di davvero superfluo e non sono affatto una persona viziata, tant’è che riesco a campare davvero con poco e non accampo alcuna pretesa.

TORNANDO ALL’ARGOMENTO PRINCIPALE (al solito mi sono persa, pardon me), la questione annosa era stata sollevata da una youtuber che aveva ricevuto una mail da una madre a cui la figlia adolescente aveva sottratto cento euro per acquistare dei trucchi. La madre spiegava che la loro situazione familiare non è delle migliori a causa della crisi economica e quei 100 euro le servivano per pagare una visita medica all’altra figlia e dunque esortava la youtuber a fare un appello per dichiarare che comprare make up non è indispensabile.

Ora, per quanto io sia d’accordo con questi tre punti:

– a che servono ottocento ombretti se di lavoro non fai la make up artist/truccatrice?

NON SI RUBANO I SOLDI, BAMBINI! Ve lo dice una che non aveva manco la paghetta ma che sapeva bene che rubare è un reato.

– Gli adolescenti tendono all’emulazione, che sia dei coetanei, di quelli dei telefilm o della gente su Youtube, è un dato di fatto.

Penso che Youtube non debba avere un fine educativo, che spetta invece ai genitori e alla scuola (questa sconosciuta) e quindi bisognerebbe far capire alla propria prole che per quanto possano vedere gente che ha quintalate di trucco o abiti, non è detto che tutti debbano possedere la medesima quantità di roba. Non esiste che con la gente che sta in mezzo alla strada e che muore di fame ogni giorno ad ogni angolo del mondo, uno si disperi perché non ha il rossetto tal dei tali o la maglietta Sticazzi, anche se è un ragazzino cretino.

Non si può pretendere che chi fa video spieghi perché ha quei trucchi e con quali soldi li ha comprati, non sono loro a dover insegnare il valore del denaro ad un adolescente ma i suoi genitori. La domanda dunque è: perché i genitori disperati si rivolgono allora agli youtubers? Semplice, perché spesso e volentieri NON sanno fare i genitori. Questa è una cosa che ho sempre fatto notare ai miei e penso che accomuni la generazione di genitori che ha figli teenager o ventenni ( ma anche trentenni, se figli di genitori ggggiovani).

Mi spiego: i nostri genitori si sono ribellati al modello genitoriale imposto dai loro genitori, un po’ grazie al Sessantotto, un po’ grazie alle nuove suggestioni esterofile che sono derivate dai tempi moderni. Quando poi si sono trovati ad allevare un figlio, non hanno saputo creare un modello alternativo con cui educare la prole, né sono potuti tornare all’antico modello genitoriale con cui erano in rotta  e che oramai era vetusto. Ne è conseguito che i nostri genitori (tranne rari casi) non hanno saputo educarci come si deve, ci hanno lasciato troppo a noi stessi, hanno cercato di darci ciò che non avevano avuto senza però prenderci in considerazione, hanno preteso da noi molto di più di quello che potessimo dare. Si saranno impegnati pure ma i risultati sono tutt’altro che gratificanti. Non oso immaginare come saremo NOI come genitori.

Scusate il papiro! La domanda è: voi che ne pensate? Youtube deve educare? e i vostri genitori come sono stati? 

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Eh, ce ne sarebbero di belle da dire.
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15 Responses to Malattie del nuovo millennio

  1. Bob says:

    La donna bidimensionale. Ma hai messo la foto perché tu accumuli libri e vuoi darti quindi spessore culturale? 🙂
    comunque penso che tu abbia ragione sui nostri genitori ma credo anche che non sia facile allevare un figlio ieri come oggi, forse neanche i nostri nonni sono stati questo granché.

  2. Bob says:

    Ah, sul fidanzamento:
    te lo hanno già scritto credo ma penso che uno abbia veramente paura di rimanere da solo e per questo si butta anche a stare con cani e porci, peggiorando la situazione.
    Adesso io ti vedo spesso con ragazzi e non so in che rapporti siete, poi ti leggo scrivere cose tristissime, fossi in te come ti ho detto altre volte, farei più caso alle persone con cui esci.

  3. Demart81 says:

    Ne penso che boh, ben venga youtube (che ben sappiamo veicolo anche di filmatini nefandi con atti di bullismo eccetera, sono anni che raccolgo articoli sull’argomento perché ci sto scrivendo un libro -sulla violenza giovanile, non su iutub- e direi che una cultura me la sono fatta) se proprio non si riesce in altro modo, tanto vale sfruttare questo mezzo. Anche se ormai è la totale abdicazione da parte della famiglia della sua funzione educativa, ma questo non si può imputare a youtube. Comunque argomento interessante e doloroso (non ricordo chi ha detto che ormai i genitori non sono nemmeno più gli avvocati dei figli, ma i loro sindacalisti), un po’ complesso però per poterlo eviscerare in un commento.
    Ah a proposito di libri, oggi pomeriggio sono stato a Napoli (scusami se non ti ho detto nulla, ma avevo dei servizi da fare, ci rifaremo molto presto comunque) e la signora Pironti come mi ha visto mi ha regalato un libro. 😀

  4. Demart81 says:

    E mica ti conoscevo all’epoca.

  5. Demart81 says:

    Settimana prossima vado allo stadio, se ti va ci vediamo lo stesso giorno, vengo prima.

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